giovedì 26 dicembre 2013

Non solo yoga

Yoga e......


Come creatrice del metodo YogaEmozionale ho pensato di portare l'attenzione ad altri elementi che possano unirsi allo Yoga e fare da catalizzatori appunto di Emozioni così da rendere l'approccio al sè ancora più preciso, puntuale e intenso.
Nell'anno nuovo saranno quindi  possibili vari momenti yogici diversi, tutti pensati allo scopo di Emozionare:


- yoga e trek  in giro per il nostro appennino per praticare camminando,  entrare in sè stando fuori con occhi ben aperti e piedi ben piantati
- yoga in tour  pensato in situazioni di relax e vacanza  dove la bellezza del luogo unita alla propria bellezza interiore crei "paesaggi" unici
- yoga in volo dove con apposite amache appese al soffitto sperimenteremo il senso del vuoto per scoprirlo pieno di ciò che portiamo in noi
- yoga e sale  esercizi respiratori  specifici in una stanza di sale per godere del mare a km zero

Tutte queste situazioni verranno sperimentate in gruppo e su appuntamento, cominciate a pensarci!

martedì 17 dicembre 2013

Non solo yoga

 Un  metodo completo che lega realmente mente e corpo


Lo YogaEmozionale si prende cura del corpo per parlare alla mente ed ascoltare il cuore, si dedica al riequilibrio del funzionamento ormonale e di tutti gli organi per invertire l'orologio biologico e quindi vivere più a lungo e soprattutto in perfetta salute 
 In ogni sessione di pratica un insegnante verbalizza ciò che sta avvenendo nel corpo sia a livello fisico che a livello energetico rendendo cosciente il praticante e aiutando la naturale propensione alla visione interiore e all'auto determinazione.
 E' inoltre l'unica pratica che aiuti e accompagni nel processo di creazione consapevole attraverso la meditazione in onde theta al fine di rendere l'individuo libero cosciente e padrone del proprio destino.

Lo YogaEmozionale è un marchio registrato e lo trovi solo al Centro Studi Yoga e Gestalt a Bologna, Monterenzio e Monghidoro

martedì 5 novembre 2013

Ah.....questo amore!!!!

Qualche riflessione sull'amore



Voglio condividere questa preghiera indiana sull'amore, la trovo molto intensa e soprattutto matura,di quella maturità e grandezza di cui ancora non si conosce granchè! 
Questa lettura la farò anche nel seminario GUARIRE D'AMORE in programma per il 23/24 novembre 2013, sarà un buon elemento per potere cominciare  a riflettere: 

Qual'è il tipo di amore che conosco? 
Che convinzioni ho sull'amore?
Quali sono stati i miei modelli? 
Su cosa si basano le mie credenze sull'amore? 
Cosa condivido veramente e cosa potrei rivedere per amare ed essere amata in maniera più autentica?   

"Amami…
ma non fermare le mie ali se vorrò volare… non chiudermi in una gabbia per paura di perdermi …. amami con l’umile certezza del tuo Amore ed io non andrò più via… e se sarò in un cielo lontano ritroverò la strada del tuo pensiero…. e se sarai con me ti insegnerò a volare …. e tu mi insegnerai a restare
Amami … con ogni parte di te perché io possa appartenere all’anima e non al corpo quando ti abbraccerò o bacerò le tue forme… amami senza nascondere quella tenerezza che ti fa bambina sulle mie pupille e non vergognarti mai se ti dirò “Ti amo”…. amami qualunque sia l’aspetto che assumerà il nostro Amore o il luogo in cui ci scambieremo un altro sguardo.
Amami…. anche se ti sembrerà selvaggia la mia passione ed i miei modi a volte risulteranno bruschi o forti…. amami per quello che sono ed io ti seguirò lungo i passi della dolcezza… e proteggerò dal mondo la tua fragilità…. amami e accompagnerò ogni tuo gesto senza bisogno di parole….
Amami un po’ di più di quanto non chiederò al tuo cuore perché lo stesso farò io…. camminandoti accanto.
Amami…. e non guardare il mio aspetto trasandato o le mie forme che non sanno di bellezza … non indugiare sul colore dei miei occhi o su ciò che mi fa grande o piccolo o debole o forte…. amami per ciò che vedi ad occhi chiusi o per quello che senti quando resto in silenzio… nelle tue mani stretto amami per questo e non per le cose che la gente dirà di me…. amami perché lo vivi il nostro Amore e non farne un bisogno per non sentirti sola e nemmeno per convincerti che sarà per sempre….
Amami ogni giorno come se davvero fosse unico ma non l’ultimo… solo così ogni volta conoscerai la mia bellezza."

sabato 5 ottobre 2013

Il corpo e la parola

IL LINGUAGGIO DEGLI ORGANI

Le malattie ed i sintomi altro non sono che messaggi inviati dal corpo ad una mente che si rifiuta di comprendere gli insegnamenti della vita. Quando parla il corpo non mente mai e ciascuno di noi è in grado di comprenderne intuitivamente il linguaggio, poiché parla con una lingua antichissima, esistita da sempre e destinata a non morire mai: quella dei simboli.
L'interpretazione in chiave simbolica, psicosomatica, delle malattie consente di integrarne il messaggio profondo a livello della coscienza, in questo modo si può eliminare la vera causa di un disagio ed il corpo può guarire. Viceversa se eliminiamo solo l'effetto di uno squilibrio interiore, cioè il sintomo, questo è destinato a ripresentarsi nello stesso organo o in un altro situato più in profondità (vicariazione regressiva).
Per interpretare correttamente un sintomo è necessaria una visione distaccata ed esterna, non scordiamoci, infatti, che il contenuto che esso trasporta è già stato rifiutato dalla coscienza, altrimenti non sarebbe necessario che il corpo lo manifesti. Una volta integratone completamente il contenuto conflittuale, qualsiasi malattia è in grado di guarire, ed il corpo ritorna al suo equilibrio abituale.
E' interessante notare che qualsiasi interpretazione data ad un paziente e da questi accettata di buon grado, o non è corretta o è troppo superficiale! L'interpretazione corretta è relativa ad un aspetto di sé che il paziente non vede, che tenderà quindi a negare più o meno aspramente qualora gli si presenti davanti (così come tenderà ad essere particolarmente irritato da quelle persone che lo manifestano apertamente nella propria vita: meccanismo dello specchio). Per riuscire a interpretare i nostri sintomi dobbiamo chiederci che cosa mi fanno fare (che in condizioni normali non farei) e che cosa mi impediscono di fare (che in condizioni normali farei), in questo modo troviamo la finalità e dunque il messaggio.

lunedì 23 settembre 2013

Yoga e salute olistica

Volontà e sviluppo delle qualità interiori 

Spesso mi chiedono una definizione dello Yoga, a cosa serve, perchè dovrei praticarlo ecc.
 Pratico questa disciplina da più di trenta anni e la insegno da una ventina e posso dire con serenità che mi ha più volte salvato la vita, intendendo per vita quella vera, non solo  quella biologica che ha sicuramente un enorme peso (senza la quale non potrebbe esservi coscienza dell'altra "vita") ma appunto la VITA maiuscola, quella fatta di sapere guardarsi dentro e sapere leggere e interpretare i propri  vissuti emotivi, quella fatta di respiri che portano lontano e di lavoro sui muscoli che invece di stancare rigenera e dà la carica.
Quindi ora, proverò a dare una ulteriore definizione di questa pratica per cercare di aggiungere ancora qualche elemento che possa nutrire  la vostra curiosità e possa incentivarvi a ....provare!

L'antica disciplina dello Yoga consiste in una scienza olistica che mira e reintegrare l'individuo e a riequilibrare tutte le sue sfere antropologiche: fisica, psichica e spirituale. Offrendo una conoscenza approfondita dei meccanismi mentali e dei condizionamenti dell'umano agire, lo Yoga può essere riscoperto ed applicato per riconquistare o rafforzare la salute globale e per sviluppare facoltà superiori latenti, con enormi benefici individuali e sociali.

Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate e se, soprattutto, è un pò più chiaro il contenuto di questa antica pratica! 

Scrivetemi!

mercoledì 11 settembre 2013

Laboratorio 23/24 novembre 2013 - Bologna

"nè con te nè senza di te"


Viviamo in tempi  in cui  il termine "amore" viene menzionato per giustificare gesti estremi perpetrati ai danni dell'amato, arrivando a privarlo  della libertà di decidere e scegliere cosa è meglio per sè, e creando un controsenso in termini: amare uguale  "volere il bene dell'altro" vs amare legittimazione ad uccidere. 
Un mancato rapporto con sè stessi porta a scambiare la pretesa  per amore  e l'oggetto preteso per elemento indispensabile a sancire il nostro valore.
Ma l'altro non potrà mai darci un valore che non ci riconosciamo noi per primi, per cui finiremo per odiarlo perchè responsabile dei nostri dolori, della nostra pochezza e dei nostri fallimenti .
Ma tutto questo con l' amore c'entra ben poco è semplicemente uno specchio che riflette un'immagine che nonci piace.
 
In un rapporto adulto, l'altro non deve essere la nostra mezza mela ma una mela intera e completa già da sè. 
Non siamo due metà della stessa banconota perchè in quel caso senza l'altro non avremmo valore, siamo invece due banconote perfettamente spendibili anche separatamente così quando siamo insieme il nostro valore sarà anche maggiore e il collante non sarà il BISOGNO di stare insieme ma il PIACERE di farlo.

Allo scopo di imparare ad amare in maniera adulta è in programma un laboratorio il 23/24 novembre 2013 dove  cercheremo di affrontere in maniera esperenziale i vecchi modelli genitoriali (per comprendere dove abbiamo appreso ad amore) e i giochi di relazione che  tutt'oggi mettiamo in scena nel rapporto con l'altro.
Riconosceremo gli stili manipolativi che ci caratterizzano per poterci liberare dalla distorsione affettiva e  potere  riscrivere la nostra storia cominciando ad amare davvero .....prima di tutto noi stessi!  

giovedì 5 settembre 2013

Educarsi alla relazione

La relazione, un lavoro interiore


"In ogni relazione che andiamo ad intessere, da quella più superficiale e lontana a quella più profonda e vicina, difficile che non sia attraversata da una qualche dinamica che non riguarda direttamente uno scambio di realtà . Le relazioni sono “fatte” per una buona percentuale da dinamiche che hanno a che fare con processi inconsci.
Qualcuno può affermare di ritenersi esente ? Si pensa che nelle relazione di coppia, ad esempio, tutto ( i sentimenti, i valori, le aspettative, le credenze, etc) sia da subito espresso, dichiarato e alla luce del sole ?  Si pensa davvero che esistano coppie, famiglie ma anche relazioni d'aiuto in cui non operano meccanismi e schemi inconsci ? Chi lo pensa crede che solo nella patologia si trovano questi inghippi mentre per il resto tutto è ok, tanto più se uno è un professionista, un counselor. Mi piacerebbe che molti medici, psicoterapeutici, educatori, counselor esprimessero come vivono la loro relazione di coppia, la relazione con i loro figli e con i clienti; non so se emergerebbe un panorama così  lineare, ricco di armonia, serenità, pace e amore.
Chi può dirsi esente dai condizionamenti operanti dentro di lui e avvenuti nella lontana infanzia ? Chi crede che solo il livello del pensiero e della volontà  possano piegare le forze emotive interne ? In un mondo educativo dominato, per la gran parte, dall' ignoranza, chi può dire di non essersi sentito ferito, umi! liato, abbandonato o tradito? Ecco che, in questa e ricerca e l' elaborazione  interiore delle nostre risposte emotive inconsce  che si  “attivano” nella relazione, debbano diventare l' oggetto privilegiato su cui interrogarsi e  riflettere, con la maggiore onestà possibile e il massimo dello sforzo. Credo che questa riflessione e questa presa di coscienza non sia più rimandabile: la ricerca interiore dei nostri bisogni e sentimenti inconsci che emergono dalle relazioni che instauriamo come tratto fondamentale dell' avvio di una vera cultura delle relazioni e dell' empatia.
Il counselor diventa, come modello di “educatore”, un esempio di come si possa, con coraggio, impegno e umiltà svolgere l' analisi di questi processi, molto spesso inconsapevoli,  mettendosi in gioco come persona! , in tutti gli aspetti della sua vita : coppia, famiglia, professione. Il counselor sa, per esperienza personale, che la relazione è un luogo di possibili inasauribili nutrimenti ma anche di  tempeste e turbolenze, spesso, anche molto intense.
Il “lavoro interiore” ci insegna a trovare una rotta, ad identificare le componenti in gioco, disidentificarsi e autoidentificarsi."

mercoledì 4 settembre 2013

Lavorare con la Gestalt


Cosa????


Il mio lavoro di counselling si avvale dell'utilizzo delle tecniche della Gestalt ovvero si avvale di un metodo in cui presenza, consapevolezza e responsabilità sono i presupposti fondamentali del processo di crescita.

In questo percorso possiamo dare un significato, oggettivo e soggettivo, alla nostra esistenza nel mondo.

La Gestalt è, in parole povere, un modo di porsi in contatto con la vita.

E' una pratica che riconosce alla consapevolezza il potere di scegliere e convogliare le nostre energie nel presente e nell'esperienza del contatto con gli altri.

Nel "qui e ora" la Gestalt riconosce la sola dimensione in cui l'essere umano ha potere.

Focalizzarsi sulla relazione in atto e presente col cliente, è un intento ambizioso, ma è anche la strada più diretta per far uscire in modo visibile meccanismi distorti di relazione e difese psicologiche verso figure di riferimento disturbanti.

L'attenzione alla relazione è anche il sistema più consapevole e d'impatto per generare nel cliente un'esperienza emozionale correttiva dei traumi da cui ancora continua a proteggersi.


Ma parlando più semplicemente, nella simulazione del contatto con l'altro riusciamo a ricreare emozioni e sentimenti

Accettare il proprio vissuto, soprattutto emozionale, nel proprio presente e nella relazione è il passaggio centrale e indispensabile.

Il contatto interpersonale suscita sentimenti che veicolano energia.
Nel contatto con l'altro, l'espressione di sé produce libertà. Questa libertà permette alla creatività di sostituire le strategie e gli schemi di adattamento difensivo.
In questo modo la nostra esistenza si prospetta come un cammino di scelta responsabile, che unifica le nostre esperienze, la nostra vita organismica, con quello che "accade" nel mondo attorno a noi.
La consapevolezza nasce dalla capacità di osservazione e di ascolto, di se stessi oltre che degli altri. Essa nasce in primo luogo dall'esperienza del contatto, con l'ambiente, con le persone e con le proprie esperienze vitali, fisiche ed emozionali.
L'energia sostenuta dalle emozioni quando le diamo forma espressiva, diviene realtà percepibile, permettendo uno scambio migliore fra l'essere umano e il mondo esterno.
Attraverso la creatività, i problemi, in quanto situazioni di impasse di schemi ripetitivi, trovano soluzioni che nascono da nuove configurazioni.
Gli ostacoli nella propria realizzazione o le difficoltà di relazione possono così diventare occasioni per trasformare in modo più maturo e responsabile la propria realtà.



sabato 31 agosto 2013

Appuntamenti per il mese di settembre 2013 - Corsi

YogaEmozionale - Pilates -


Prendete l'agenda e fissate questi appuntamenti che vi serviranno per il prossimo inverno:

Lo YogaEmozionale inizia a Bologna il 3 settembre alle 20.45 fino alle 22.15 mentre
 a Monterenzio le lezioni inizieranno il 2 settembre alle h.18 fino alle 19.15 e proseguiranno il giovedì alle 19 fino  alle 20.15

 Questo percorso dà notevoli benefici  in quanto abitua l'ascolto sottile delle asana per fini evolutivi. .
Il nostro cervello ha un infinito potere curativo che va appreso e sperimentato nelle sue molteplici funzioni e sfaccettature.


Il Pilates partirà a Bologna il 3 settembre alle 19.30 fino alle 20.30 mentre a Monterenzio le lezioni inizieranno il 2 settembre alle 19.15 fino alle 20.15 e proseguiranno il giovedì alle 18 fino alle 19.

Questa disciplina è figlia legittima dello yoga è rieducativa della postura, crea un ottima centratura fisica che apporta muscoli addominali molto forti e schiena potente a cui si aggiunge un'armonia in allungamento e flessuosità degli arti inferiori e superiori. 



venerdì 30 agosto 2013

Le parole del cuore

YogaEmozionale in tour

Sono tornata da poco nella mia casa fra le colline Tosco Emiliane, ho portato lo YogaEmozionale in tour con il mio fido tappetino ed il mio amore per la condivisione e la contaminazione.
Dapprima al mare, a Capalbio  nella splendida cornice del nostro mare Tirreno, in una riserva naturale, incontaminata, dove ho conosciuto persone belle e solari, consapevoli e curiose con le quali ho riso, giocato,  ballato e dove sono cresciuta attraverso la sperimentazione delle loro capacità e del loro sapere.
Poi, ho raccolto la mia tenda e gli addi di tutte le persone che per 7 giorni avevano fatto parte del mio quotidiano per spostarmi sui nostri monti in Val Gardena dove lo yogaEmozionale ha camminato  e si è ossigenato, nutrito di luce, di vento, di odori di bosco e di pioggia....
Ho raccolto immagini di una natura insuperabile, fiera e ardita,  insieme ad un altra bella parte di umanità  che ha amato unire la coscienza del movimento ritmato del trek con la consapevolezza del respiro e dei propri vissuti emotivi.
......E ora che sto scrivendo e ricordando, mi rendo conto di non riuscire a rendere la pienezza dei miei giorni nè la richezza delle emozioni vissute perchè la lingua non conosce tutte le parole del  cuore......mentre il viaggio continua!!!!


martedì 13 agosto 2013

YogaEmozionale

Cos'è lo YogaEmozionale?

Due parole per illustrare lo YogaEmozionale e la sua utilità per la crescita dell'individuo.
Ho creato questo marchio e la sua applicazione nel quotidiano proprio per riempire quello che per me ha sempre rappresentato un vuoto nella pratica classica dello yoga.
Andiamo per gradi, insegno yoga da più di 20 anni,  ho goduto appieno degli innumerevoli benefici di questa disciplina sul piano fisico prima di tutto, sulla sua capacità di indurre un  rilassamento muscolare e mentale, nonchè un riequilibrio energetico che apporta salute e forza a tutto il corpo eppure, nel contempo, mi  accorgevo che la famosa integrazione corpo/mente che è il senso ultimo  dello yoga (la parola stessa significa unire corpo/mente) non veniva risolta e si restava come dire a metà, sospesi, con un corpo preparato, una mente altrettanto quieta, ma con la assoluta mancanza di coscienza dei vissuti emotivi  e anche delle predisposizioni comportamentali che davano in effetti forma al nostro attuale presente e  che, sappiamo ora scientificamente, essere ciò che dà direzione e sostanza alla nostra vita. 
La successiva preparazione in psicologia e la pratica come counsellor mi hanno dato alfine gli strumenti necessari per potere integrare questa mancanza lavorando sui due fronti: fisico/mentale e coscienziale ed a quel punto ho sentito riempito  quel vuoto che solo la pratica mi lasciava, ed ecco a questo punto nascere e strutturarsi,  sempre più nel tempo, questo nuovo approccio allo yoga che è poi un nuovo approccio alla vita, vissuta con responsabilità.

Le lezioni di YogaEmozionale in palestra hanno quindi acquisito un elemento in più che è la coscienza  durante il  rilassamento dei nostri vissuti emotivi  per il loro  utilizzo creativo
Questo  spazio è dedicato alle visualizzazioni guidate e all'utilizzo del pensiero in maniera consapevole e creativa per abituarci a creare il presente che desideriamo.

Nei  laboratori invece è previsto l'utilizzo di giochi di relazione,  art therapy e interazione con i membri del gruppo per andare a decontrarre non solo quel determinato muscolo che ci causa rigidità e fastidi ma anche quel determinato tratto caratteriale e/o comportamentale che hanno rappresentanza nel corpo appunto nel disagio muscolo/scheletrico

Così a poco a poco si andranno a recitare altri copioni per favorire integrazioni comportamentali che si rifletteranno sulla nostra salute.
Andando  alla scoperta dei nostri bisogni  scopriremo via via sempre di più  i nostri limiti ma a nche le nostre molteplici possibilità  per essere una parte attiva nel raggiungimento dei nostri obiettivi e dello scopo della nostra vita.

lunedì 12 agosto 2013

LETTERA AI PADRONI DEL MONDO Miei poveri e disperati amici, io non so né chi siete né dove abitate. Sono però certo che ognuno di voi, attuali padroni del mondo, sia all’avanguardia nella scala spettrale dell’infelicità e del vuoto interiore che, per vostra precisa responsabilità, invade attualmente il nostro meraviglioso pianeta. Chi decide in modo permanente i destini del mondo intero sono, si dice, poche centinaia di individui. Addirittura qualcuno sostiene che coloro che veramente hanno il massimo potere decisionale sull’intera umanità non superino le trenta persone. Non è certo da voi, quindi, che riusciremo ad avere informazioni per sapere chi siete e come siete, voi che lasciate tracce ovunque, e siete al tempo stesso impossibili da identificare. La miserabile concezione dell’esistenza che vi caratterizza tuttavia si evince osservando lo stuolo dei vostri servi, quelli che fanno parte dei Governi, che gestiscono gli Stati con un sistema politico incapace di tener conto e di capire l’immenso valore di ogni essere umano. Per voi è vostro diritto inalienabile l’esercizio del potere di vita e di morte su alcuni miliardi di abitanti, asserviti a ritmi di lavoro laceranti o all’incertezza di un futuro nebuloso che tatticamente rendete sempre più oscuro. L’atto d’amore, il solo atto d’amore che mi è consentito nei vostri confronti è maledirvi, per i milioni di esseri umani che avete fatto morire nelle guerre, per i miliarsistenze, invece di poter godere serenamente della gioia immensa e semplice della vita.Io vi maledico con tutto l’amore di cui la mia vita mi ha reso capace per il miliardo di bambini che avete fatto morire negli ultimi 50 ai, vi maledico sperando che l’intensità del mio amor

LETTERA AI PADRONI DEL MONDO
Miei poveri e disperati amici,
io non so né chi siete né dove abitate. Sono però certo che ognuno di voi, attuali padroni del mondo, sia all’avanguardia nella scala spettrale dell’infelicità e del vuoto interiore che, per vostra precisa responsabilità, invade attualmente il nostro meraviglioso pianeta.
Chi decide in modo permanente i destini del mondo intero sono, si dice, poche centinaia di individui. Addirittura qualcuno sostiene che coloro che veramente hanno il massimo potere decisionale sull’intera umanità non superino le trenta persone.
Non è certo da voi, quindi, che riusciremo ad avere informazioni per sapere chi siete e come siete, voi che lasciate tracce ovunque, e siete al tempo stesso impossibili da identificare. La miserabile concezione dell’esistenza che vi caratterizza tuttavia si evince osservando lo stuolo dei vostri servi, quelli che fanno parte dei Governi, che gestiscono gli Stati con un sistema politico incapace di tener conto e di capire l’immenso valore di ogni essere umano.
Per voi è vostro diritto inalienabile l’esercizio del potere di vita e di morte su alcuni miliardi di abitanti, asserviti a ritmi di lavoro laceranti o all’incertezza di un futuro nebuloso che tatticamente rendete sempre più oscuro. L’atto d’amore, il solo atto d’amore che mi è consentito nei vostri confronti è maledirvi, per i milioni di esseri umani che avete fatto morire nelle guerre, per i miliardi di esseri umani cui avete negato la possibilità di vivere, offrendo miserabili, faticose e contorte esistenze, invece di poter godere serenamente della gioia immensa e semplice della vita.Io vi maledico con tutto l’amore di cui la mia vita mi ha reso capace per il miliardo di bambini che avete fatto morire negli ultimi 50 anni, vi maledico sperando che l’intensità del mio amore vi faccia miracolosamente dissolvere, ovunque voi siate.
I vostri panni puliti grondano d’ un intero oceano di sangue, e le ottuse difese dei privilegi formulate dagli intellettuali da voi comprati, generano in voi un vuoto incolmabile trasformandovi in esseri ancora più infelici di quelli che opprimete. Questa lettera non l’ho scritta pensando che la possiate ricevere, sicuramente nessuno di voi la leggerà mai. L’ho concepita, con l’aiuto dell’essere umano che è in me per dare ai vostri servi ignari e non la possibilità di scegliere.
Al vostro servizio infatti ci sono due tipi di sottomessi: i servi colpevoli e i servi ignari. I vostri servi più spietati sono quelli che mettete al comando degli Stati, le gerarchie potenti politiche e militari a volte anch’esse occulte, che controllano la tenuta del sistema sociale e del suo potenziale di inganno e di truffa esistenziale che giorno dopo giorno sono rigorosamente in grado di esercitare sull’intera umanità. I servi ignari sono miliardi di esseri, costretti a denominare i loro feroci oppressori con termini come Onorevole, Eccellenza, Eminenza, Presidente etc. ma in cuor loro, senza neppure deciderlo, vi coprono con l’onda immensa del loro disprezzo. Tutti costoro sono soggiogati da esistenze precarie, e voi sottraete l’ottanta per cento delle risorse impiegandole per la difesa e la conservazione dei vostri privilegi.
Non pensate che le mie maledizioni siano solo mie, gran parte dei vostri servi, senza neppure saperlo vi maledicono istante dopo istante dai serbatoi di contenimento nei quali li avete rinchiusi : le prigioni, le divise militari, le mafie, le catene di economie che si impongono con la violenza essendo sempre più prive di creatività e di intelligenza. Ecco perché io vi immagino disperati, tormentati dal non sapere le origini del vostro disagio, perché l’onda immensa delle maledizioni che miliardi di sottomessi vi inviano ogni giorno vi raggiungono nei momenti di solitudine estrema, quando, sulle soglie del sonno, finalmente incontrate il vuoto che vi dilania dopo aver congedata la prostituta da 100.000 dollari, o pensando ai figli che fingono di amarvi e con i quali non avete mai giocato, impegnati come eravate a decidere guerre e genocidi.
Pensate anche solo per poco se il mondo si svegliasse senza di voi. Pensate a un pianeta abitato dalla gioia. Forse anche voi, Padroni del mondo, di fronte a una gigantesca e incessante festa quotidiana, uscireste dalle vostra tane dorate travestiti da esseri reali e vi mischiereste volentieri con tutti gli altri per scoprire in voi l’immenso valore dell’Essere Umano paragonando al quale il ruolo di padroni assoluti del mondo sarebbe solo una squallida torturante parodia. Forse finalmente accadrebbe il miracolo capace di seppellire nelle oscurità della Storia i vostri abietti ruoli di onnipotenza.

martedì 30 luglio 2013

L'anello magico

Un racconto sufi 


Un re disse ai saggi che aveva a corte: "Voglio farmi fare un anello bellissimo. Possiedo uno tra i diamanti più belli e voglio incastonarlo in un anello. E nell'anello voglio tener nascosto un messaggio che mi possa essere utile in un istante di assoluta disperazione.
Dev'essere un messaggio brevissimo, in modo che lo possa nascondere sotto il diamante, all'interno dell'anello stesso."

I saggi di quel re erano tutti grandi studiosi, uomini in grado di scrivere profondi trattati, ma per dare al re un messaggio di non più di due o tre parole, in grado di aiutarlo in un istante di assoluta disperazione pensarono e scrutarono nei loro testi, senza riuscire a trovare nulla di nulla.

Il re aveva un vecchio servitore, per lui era quasi un padre. Era già stato al servizio di suo padre. La madre del re era morta giovane e quell'uomo lo aveva accudito, pertanto il re non lo considerava un semplice servo, provava per lui un profondo rispetto. Quel vecchio gli disse: "Io non sono un sapiente, un uomo colto, uno studioso; ma conosco quel messaggio poiché esiste un unico messaggio. Quelle persone non te lo possono dare; solo un mistico potrebbe, un uomo che ha realizzato il proprio essere.
Nella mia lunga vita qui a palazzo ho incontrato ogni sorta di persone e una volta anche un mistico. Anche lui era ospite di tuo padre e io ero stato messo al suo servizio. Quando è ripartito, come ringraziamento per tutti i miei servigi, mi ha dato questo messaggio".

Il servitore lo scrisse su un pezzettino di carta, lo piegò e disse al re: "Non leggerlo, tienilo semplicemente nascosto nell'anello. Aprilo solo quando ogni altra cosa si sarà rivelata un fallimento; aprilo solo quando senti di non avere più alcuna via duscita."

E quel momento venne ben presto. Il paese fu invaso e il re perse il suo regno. Stava fuggendo con il suo cavallo per salvarsi la vita e i cavalli dei nemici lo inseguivano. Era solo, i nemici erano tanti. A un certo punto il sentiero di fronte a lui terminò, si trovava in una gola cieca: di fronte a lui cera un baratro, caderci dentro avrebbe significato una morte certa. Non poteva neppure tornare indietro: i nemici gli erano alle calcagna e già poteva sentire lo scalpitare e i nitriti dei loro cavalli. Non poteva più avanzare e non poteva prendere unaltra strada.

All'improvviso si ricordò dell'anello. Lo aprì, prese quel rotolino di carta e lesse un messaggio il cui valore era veramente prezioso.
Diceva semplicemente: "Anche questo passerà."

Sul re discese un profondo silenzio, mentre quella frase penetrava in lui: anche questo passerà e passò! Tutto passa, in questo mondo nulla permane. I nemici che lo stavano inseguendo si perdettero nella foresta, presero un altro sentiero; pian piano lo scalpitare dei loro cavalli si allontanò e scomparve.

Il re provò una profonda gratitudine per il suo servitore e per quell'ignoto mistico. Quelle parole si rivelarono miracolose. Ripiegò il foglietto, lo rimise nel'anello, ricostruì il suo esercito e riconquistò il regno. E il giorno in cui rientrò nella capitale, vittorioso, mentre tutti inneggiavano a lui e lo festeggiavano con musiche e danze, lui si sentiva al settimo cielo per la felicità e l'orgoglio di quella conquista. Di fianco al suo cocchio camminava il vecchio servitore, che gli disse: "Anche questo è un momento adatto per leggere unaltra volta quel messaggio!"

Il re disse: "Cosa vuoi dire? Adesso sono un vincitore, il popolo mi sta festeggiando. Non sono affatto disperato, non sono in una situazione senza vie duscita."

E il vecchio gli disse: "Ascolta. Ecco cosa mi disse quel mistico: questo messaggio non serve solo nei momenti di disperazione, serve anche quando si è alle stelle per la felicità. Non serve solo quando si è sconfitti; è utile anche quando si è vincitori. Non solo quando ti trovi in fondo a un vicolo cieco, ma anche quando sei in cima a una vetta."

Il re aprì di nuovo l'anello, lesse il messaggio: "Anche questo passerà" e all'improvviso la stessa pace, lo stesso silenzio, tra quella folla che festeggiava e lo inneggiava, che danzava intorno a lui ma ogni orgoglio, l'ego se nerano andati. Tutto passa.

Il re chiese al vecchio servitore di salire sul cocchio e di sedere vicino a lui. E gli chiese: "Cè qualcos'altro? Tutto passa. Il tuo messaggio mi è stato di immenso aiuto."

E il vecchio disse: "La terza cosa che quel santo mi disse è questa: Ricorda, tutto passa. Tu solo permani sempre; tu resti in eterno, in quanto testimone."
Siediti al sole.
Abdica. E sii re di te stesso.

- Fernando Pessoa -

giovedì 25 luglio 2013

Il Counselling



....in due parole        

Il Counseling si struttura come "relazione di aiuto non direttiva" fondata su un ascolto attivo ed empatico che, in un clima di attenzione e rispetto, pone al centro il "cliente" con i suoi bisogni, fragilità e domande.
Il Counselor è un professionista della relazione d’aiuto il cui scopo è di offrire un’azione di sostegno e di orientamento nei processi evolutivi in modo da favorirne l’autonomia decisionale, e valorizzarne le potenzialità.
Compito del counsellor è "aiutare ad aiutarsi" perchè dentro ogni persona esiste   una saggezza che aspetta solo di essere ascoltata.

martedì 23 luglio 2013

Il counselling

Cosa fa un Counsellor



“Ho cinquant’anni, ormai i miei figli sono grandi, il matrimonio e il mio lavoro vanno avanti... E ora? sento che manca ancora  qualcosa...."
"Quanti anni ho? Non ha importanza. E’ importante che mi sento a una svolta,  come se qualcosa o qualcuno mi tirasse per la giacca, e il mio futuro?

Sono alcune delle testimonianze raccolte nella mia professione di counsellor.
Se stai attraversando un momento della tua vita in cui senti la fatica di una scelta o di un passaggio, un’esperienza di counseling può esserti molto utile.
La vita è un viaggio che può presentare prove faticose da accettare. Ci viene chiesto di sperimentare l’azione, la scelta e il fare. Siamo preda dei dubbi..., e allora ci fermiamo, entriamo nel silenzio e ci mettiamo in ascolto.
Puoi contattarmi ai mie recapiti per un colloquio privato e gratuito, per poterci conoscere e valutare se percorrere un tratto di strada insieme. Per trovare gli strumenti e le risorse che ti appartengono, ma di cui forse non hai consapevolezza. Per sostenerti nel processo di trasformazione e cambiamento che stai attraversando e trovare un passo più leggero con cui procedere nel viaggio…
Un caro saluto!

Maria Carmen 

lunedì 22 luglio 2013

Psicologia e subconscio: creatori consapevoli 2°

Cosa mi permette veramente di raggiungere un obiettivo


Un paio di giorni fa parlavamo di come arrivare ad ottenre ciò di cui abbiamo bisogno:

la chiave è impressionare la mente subconscia con i sentimenti Gioiosi...

Tenete a mente questo:
Se impressionate la vostra mente subconscia con immagini che riguardano la vendita della vostra casa, piuttosto che la ricerca di un nuovo partner o del lavoro migliore per noi, potreste trovarvi occupati nella vendita della casa, nella ricerca del partner ecc, per  tutto il tempo ... Manifestereste l'elemento vendita, ricerca in uno stato perenne.

Ciò significa che il vostro partner sarà sempre lì li per giungere a voi ma non arriverà mai completamente... e questo non lo  desiderate, giusto?

Così impressionate sempre la vostra mente subconscia con il risultato finale gioioso, NON con i difficili passaggi necessari per arrivarci...

Ora, magari chiederete "Cosa devo fare con i difficili passaggi per arrivarci?"

Buona domanda!
ma........

Lasciate questi aspetti alla tua mente cosciente.

Continuate a intraprendere azioni consapevoli per vendere la casa ma non lasciate che queste impressionino la vostra mente subconscia ad esempio con della preoccupazioni.

Nelle vostre Sessioni di Meditazione per la manifestazione cercate di visualizzare il risultato
finale gioioso
e NON le immagini della vendita della casa...

Si tratta di un errore che vedo fare spesso dalle persone .. Visualizzano i passi impegnativi (e non poi così divertenti per arrivare al risultato) e finiscono per manifestarne ancora di più!!!
Focalizzatevi su ciò che esalta in voi le emozioni, mentre state agendo.

Dopo alcune Sessioni di Manifestazione (o a volte anche dopo una, a seconda della Qualità della sessione), la forza d'attrazione del risultato Gioioso diventa così potente che qualsiasi cosa che
vi separa dal risultato (ad esempio la vendita della casa) diventa agevole...

E come sempre, la fede nel vostro Sé Superiore darà una carica eccezionale all'intero processo...

Praticate le Sessioni di Meditazione per la Manifestazione e ricordate, la QUALITÁ  è ciò che fa tutta la differenza...


Un abbraccio luminoso e Buon Lavoro!
carmen


sabato 20 luglio 2013

Psicologia e subconscio: creatori consapevoli


La gioia di sentirsi padroni del proprio destino 

Salve a tutti!
Spero che stiate trascorrendo una meravigliosa giornata!!
Mi sono imbattuta in qualcosa che ho pensato di dover condividere con voi.
In questi ultimi giorni, le mail che mi sono giunte e le persone che ho incontrato continuavano a pormi una specifica domanda: come posso riuscire a raggiungere un obiettivo?
......come posso dimagrire.... cambiare casa..... fare un lavoro più soddisfacente....
Per comprendere come muoversi e fare affidamento al vostro potenziale creativo sarò io a porvi una domanda.
La domanda che sto per farvi è molto importante, perché la risposta indica quale convinzione utilizzate per muovervi nella vostra realtà

Ecco la domanda...

l'idea di dimagrire, la vendita della  casa, cambiare il lavoro attuale con quello della vostra vita  è una vostra passione? La sentite come un'attività gioiosa?

Forse no... ma....

Sono sicura che riusciate a trovare un risultato finale felice che viene dopo, una volta che sarete dimagriti, avrete una casa nuova, avrete il lavoro dei vostri sogni.

E qual è quel "Risultato Finale Gioioso" ????
Provate a immaginarlo...
Si tratta di qualcosa che dovreste chiedervi...guardate bene dentro di voi, potete anche prendere carta e penna e scrivere nero su bianco quello che state sperimentando.

Anche se dimagrire, cambiare casa, cambiare lavoro può di per se non essere un'attività gioiosa c'è però un risultato finale che può essere molto attraente...
Qualcosa, che quando  lo immaginate nella vostra mente, vi ispira grandi sentimenti...

TROVATE quella cosa... Quel risultato finale ....
Visualizzatelo più volte al giorno  ......osservatevi più magri, in una via dove c'è la vostra casa perfetta  o nel lavoro che avete sempre sognato di fare.
guardatevi interagire in questa nuova realtà con i nuovi elementi che avete acquisito

Una volta che la vostra mente subconscia è impressionata con questo finale felice essa scatenerà le più POTENTI forze dell'universo per portarvi lì...

E indovinate un po'?

Lungo il cammino,  perderete peso, lavostra casa verrà venduta e vi proporranno il lavoro dei vostri sogni perché per arrivare a questo felice risultato finale la vostra mente subconscia troverà modi incredibili, modi che la mente cosciente non avrebbe nemmeno potuto immaginare...
Intanto mettetevi al lavoro,   vi aspetto domani quando vi parlerò di un altro elemento importante per la realizzazione che riguarda la QUALITA' della consapevolezza creativa!

Con il più grande affetto possibile un grande abbraccio di luce!
Maria Carmen




mercoledì 17 luglio 2013

Il potere delle emozioni

Il piacere di un fiore raro da coltivare con cura

L'emozione che proviamo è un indicatore molto preciso di quali saranno i risultati che raggiungeremo!

Se vi siete accorti che per la maggior parte della vostra giornata siete in preda ad emozioni di scoraggiamento, giudizio, tristezza, recriminazione sarà molto difficile che raggiungiate buoni risultati nelle vostre attività o che la vostra esistenza sia invidiabile, al contrario attirerete eventi che confermeranno il vostro stato d'animo e le vostre paure.
Quello di cui abbiamo bisogno, allo scopo di vivere una vita piena ed appagante, è cominciare a crearla attraverso un'aspettativa gioiosa e attraverso il sogno.

Ma come riuscire in questo quando il morale è a terra e niente sembra andare per il verso giusto?

Occorre fermarsi, stoppare la mente, non permetterle più di spaventarci e di tenerci in ostaggio e, con un piccolo sforzo, andare oltre, dove alberga il nostro piacere li abita la nostra forza.
E' lì che troveremo il propellente per cambiare direzione.
I modi per giungere nella terra del piacere sono tanti quanti gli individui sulla terra, cominciamo con una qualsiasi attività che amiamo e facciamola godendola fino in fondo...ascoltare della musica, lasciarsi andare e ballare, suonare uno strumento così come scrivere, dipingere, fare una passeggiata, oppure correre, uscire all'aria, respirare profondamente, lasciarsi abbagliare dalle infinite bellezze di ciò che ci circonda...giocare coi nostri figli, con i nostri animali, prenderci cura di noi in qualsiasi modo ci piaccia può aiutarci a sollevare la nostra energia, ridarci forza e determinazione per ritornare ad essere i soli padroni “consapevoli” del nostro destino!

mercoledì 10 luglio 2013

Centro Studi Yoga e Gestalt

"Yoga e Gestalt" a Monterenzio, in provincia di Bologna


Il 4 luglio 2008 è nato il Centro Studi Yoga e Gestalt con sede a Monterenzio (Bologna). Un'associazione culturale affiliata AICS che promuove la consapevolezza di sé come veicolo per raggiungere equilibrio, benessere e salute.

Chi sono? Dove sto andando e perché? sono domande eterne a cui, però, è possibile rispondere. Presso il Centro Studi YG lavoreremo insieme per affrontare tali quesiti, e perseguire salute e serenità.

Per intraprendere insieme questo percorso il Centro Studi si avvale prima di tutto dello Yoga, come strumento di conoscenza/coscienza di sè, per cominciare a ristabilire un benessere corporeo che possa poi dilatarsi col tempo, poi del counselling, o relazione d'aiuto, come mezzo di integrazione dei messaggi non verbali, che emergono durante la pratica.

Questo è essenziale, perché dare voce ed espressione alla rigidità, ai dolori articolari, al senso di scoraggiamento o di rabbia che possono emergere durante le asana, permette al corpo di integrarsi e quindi anche di trovare la propria autoguarigione.

Il disagio, le difficoltà che incontriamo nel vivere, così come le insoddisfazioni a cui potremmo porre rimedio, ma che non riconosciamo o che non vogliamo ascoltare, diventano nel tempo "disturbo fisico" e, quando arriva la malattia, siamo costretti a prestarle attenzione cercando un rimedio..........

Quello che il Centro Studi propone è una sinergia di intenti che può essere perseguita in contemporanea a qualunque tipo di terapia scegliate per risolvere il vostro problema, in quanto in linea sia con interventi medici di tipo allopatico che naturale.

Il Dr.Bach, scopritore del potere della floriterapia (I Fiori di Bach), definiva la malattia un "correttivo", qualcosa cioè che arriva per permetterci di compiere una correzione al nostro percorso di vita, che ci permette di cambiare scegliendo liberamente ciò che è meglio per noi.

Crescere aumentando la consapevolezza di se': questa è l'ottica che il Centro Studi YG persegue.

Presso il Centro Studi Yoga e Gestalt sarà possibile avvalersi di consulenze iridologiche, naturopatiche, trattamenti di riflessologia plantare, di fiori di Bach e, particolare cura, sarà dedicata alla donna durante la gravidanza, il parto e l'allattamento, con percorsi che resteranno attivi durante tutto l'anno e che prevedono il massaggio infantile AIMI e su richiesta gruppi di mutuo aiuto per non essere soli a crescere un figlio.

Sarà presente uno sportello di counselling (consulenza e ascolto) per qualsiasi disagio emotivo e difficoltà relazionale sia per adulti che per ragazzi, così come non mancheranno seminari periodici di crescita personale, gestiti da personale qualificato ed iscritto agli albi professionali secondo norme di legge.

Per accedere al Centro Studi YG sarà necessario essere soci AICS.

Per ora è tutto sul fronte novità estive, mi piacerebbe sapere il vostro parere su quanto proposto e, se necessitate di chiarimenti o richieste per migliorare il servizio del Centro, sarei felice di leggerle sul blog.

A presto dunque ... da parte mia e dello staff del Centro Studi.

Dott.ssa M. Carmen Caramalli

Ho imparato


che quando sei innamorato… si vede.

che basta una persona che mi dice che gli ho migliorato la sua giornata… per migliorare la mia.

che a volte a una persona serve solo una mano da tenere e un cuore che capisce.

che se dio non ha fatto tutto in un giorno… cosa mi fa pensare che io ci riesca??

che ignorare i fatti… non li cambia…

che quando vuoi vendicarti di qualcuno… permetti che quel qualcuno continui a farti del male.

che il modo più facile per crescere come persona, è circondarmi di persone più intelligenti di me.

che nessuno è perfetto… finché non ti innamori.

che le opportunità non vanno mai perse… quelle che lasci andare tu… le prende qualcun altro.

ho imparato… che quando serbi rancore e amarezza… la felicità va da un’altra parte.

ho imparato… che un sorriso è un modo economico per migliorare il tuo aspetto.

ho imparato.. che non posso scegliere come mi sento… ma posso sempre farci qualcosa.

che quando tuo figlio appena nato, tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno… ti ha agganciato per sempre.

che tutti vogliono vivere in cima alla montagna… la la felicità e la crescita avvengono mentre la scali.

ho imparato… che è meglio dare consigli solo quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.


martedì 9 luglio 2013

Benessere olistico: quando la Gestalt incontra lo Yoga

Yoga e Gestalt: a lezione di libertà

Da quando lavoro con lo yoga e le tecniche gestaltiche, mi rendo sempre più conto di quanto questi due "maestri" siano capaci di interagire ed integrarsi fra loro e di quanto insieme si rafforzino e si completino; si danno come la mano in un lavoro di armonia di intenti.

Lo yoga diventa realmente una completa unione del corpo con la mente attraverso le tecniche della Gestalt e questa, con l'ausilio del lavoro sul corpo, scopre e svela i blocchi, le polarità, le possibilità... che occorre contattare e riconoscere per una completa integrazione.
Lo yoga non si pratica per controllare il corpo, ma per renderlo libero e, quello che appare ai più uno stato di passività, altro non è che uno stato di osservazione senza giudizio per abituarsi ad "andare con" e non "andare contro".
La Gestalt approfitta di questo stato di "non giudizio" per mettere in grado il cliente di acquistare chiara coscienza di sè e delle conoscenze che si formano nella sua mente , tramite quella che viene definita la maieutica socratica (l'arte di fare domande) come una matassa che, a piccoli gesti, viene dipanata con pazienza e metodo...
C'è sempre bellezza nel riconoscere ciò che è, nel rendere all'anima ciò che è suo, senza confondersi con false illusioni o pensieri forzatamente positivi che fuorviano ed allontanano dall'essenza.

Lo yoga e la Gestalt insieme possono davvero aiutare l'uomo che nasce libero a ritornare tale, perchè la comprensione e la conoscenza portano inevitabilmente all'indipendenza ed alla libertà.

Dott.ssa Maria Carmen Caramalli

Yoga, mare e Gestalt!

Seminari Yoga e Mare

Il seminario Yoga e Mare appena concluso ci ha lasciato immagini, odori e tempi del tutto particolari e molto intensi.


Proprio a causa della pioggia abbiamo avuto l'opportunità d'inebriarci del penetrante profumo del pitosforo, di cui l'hotel è circondato, aroma che, assieme al rumore dolce e ipnotico del mare, ha caratterizzato interamente il nostro percorso di asanadomandepranayamarisposte, massaggi, scritturameditazionesorrisi, rilassamento, pianti......
Ringrazio quanti si sono avvicinati a questa esperienza abbandonandosi senza riserva alla ricerca della consapevolezza, passando sì dall'utilizzo del corpo, ma giungendo poi a fare i conti con le proprie emozioni ed i propri bisogni (e ciò si sa... non è mai facile!) .
Grazie del calore con cui mi avete avvolta e che, spero, in qualche modo di avere ricambiato....
Vi abbraccio forte e vi dò appuntamento verso fine agosto-primi settembre per un altro seminario con lo yoga, il mare e la Gestalt!