venerdì 25 ottobre 2013
sabato 5 ottobre 2013
Il corpo e la parola
IL LINGUAGGIO DEGLI ORGANI
Le
malattie ed i sintomi altro non sono che messaggi inviati dal corpo ad
una mente che si rifiuta di comprendere gli insegnamenti della vita.
Quando parla il corpo non mente mai e ciascuno di noi è in grado di
comprenderne intuitivamente il linguaggio, poiché parla con una lingua
antichissima, esistita da sempre e destinata a non morire mai: quella
dei simboli.
L'interpretazione in
chiave simbolica, psicosomatica, delle malattie consente di integrarne
il messaggio profondo a livello della coscienza, in questo modo si può
eliminare la vera causa di un disagio ed il corpo può guarire. Viceversa
se eliminiamo solo l'effetto di uno squilibrio interiore, cioè il
sintomo, questo è destinato a ripresentarsi nello stesso organo o in un
altro situato più in profondità (vicariazione regressiva).
Per
interpretare correttamente un sintomo è necessaria una visione
distaccata ed esterna, non scordiamoci, infatti, che il contenuto che
esso trasporta è già stato rifiutato dalla coscienza, altrimenti non
sarebbe necessario che il corpo lo manifesti. Una volta integratone
completamente il contenuto conflittuale, qualsiasi malattia è in grado
di guarire, ed il corpo ritorna al suo equilibrio abituale.
E'
interessante notare che qualsiasi interpretazione data ad un paziente e
da questi accettata di buon grado, o non è corretta o è troppo
superficiale! L'interpretazione corretta è relativa ad un aspetto di sé
che il paziente non vede, che tenderà quindi a negare più o meno
aspramente qualora gli si presenti davanti (così come tenderà ad essere
particolarmente irritato da quelle persone che lo manifestano
apertamente nella propria vita: meccanismo dello specchio). Per riuscire
a interpretare i nostri sintomi dobbiamo chiederci che cosa mi fanno
fare (che in condizioni normali non farei) e che cosa mi impediscono di
fare (che in condizioni normali farei), in questo modo troviamo la
finalità e dunque il messaggio.
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